Il Melograno Roma: l’associazione che da 30 anni tutela la maternità

il melograno

‘Per quanto riguarda la depressione c’è una doppia sottovalutazione sociale: da un lato non si riconoscono e non si accolgono le tante sfaccettature della maternità….Dall’altro quando tutto ciò si amplifica e si incanala, insieme ad altri fattori, in uno stato depressivo lo si riconosce a stento’. 

Oggi ospitiamo un’associazione storica di Roma: il Melograno è infatti presente sul territorio dal 1983 e aiuta le donne  – e i loro bambini di conseguenza – a percorrere la nuova avventura della maternità, con uno sguardo attento e realistico. Moltissimi i servizi offerti, sia in gravidanza sia nel post partum (vi segnalo in particolare “Mamme appena nate”): un solido punto di riferimento che ha anche sedi in altre parti d’Italia (Abbiategrasso, Gallarate e Milano Sud). Ringrazio la dottoressa Raffaella Scalisi, psicologa Socia fondatrice nonchè Vicepresidente dell’Associazione.

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Depressione post partum: nuovo progetto dell’Azienda Ospedaliera di Lecco

depressione post partum

Una bella notizia per le future e neo mamme di Lecco: a marzo infatti partirà un nuovo progetto per la prevenzione e la cura della depressione post partum. Vi riporto il comunicato stampa che contiene tutte le informazioni dettagliate. Inoltre, nella sezione “dove puoi chiedere aiuto” troverete tutti i contatti utili. Grazie ai Dipartimenti di Salute Mentale e Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco per aver voluto condividere su post-partum.it questa importantissima iniziativa a favore del sostegno materno.

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Parto in casa: il racconto di Laura, mamma “divisa” tra Italia, Argentina e Vietnam

laura

C’è molto, troppo pudore nel raccontare la verità, soprattutto la verità dei primi mesi…non capirò mai il perché, non capirò mai a quale competizione noi mamme stiamo inconsapevolmente partecipando, che ci impedisce di essere sincere tra di noi su quanto a volte sia difficile’. 

La maternità ha tante facce e ognuna dovrebbe essere libera di viverla come dicevo qui in maniera “Taylor Made”, su misura.  Oggi ospito Laura, una madre con uno sguardo aperto sul mondo grazie al suo lavoro che l’ha portata a vivere per diversi anni all’estero, ma non solo. Ha scelto di far nascere sua figlia Anita attraverso un parto in casa. Una pratica oggi considerata inusuale, mentre solo fino a 50 anni fa era la norma (a tal proposito vi consiglio  il bellissimo libro di Jennifer Worth “Chiamate la levatrice“). Prendetevi del tempo per leggere questa chiacchierata: ci sono un sacco di cose da imparare.

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Perché è così difficile dire che non si vuole allattare?

allattamento al seno

Sto continuando ad andare in terapia perché penso che mi faccia bene avere un supporto durante questa seconda gravidanza e devo dire che finora il lavoro è stato difficile, ma sta portando dei risultati. Ormai mancano due mesi e mezzo alla nascita della nuova bambina e andrò incontro ad un taglio cesareo programmato (lo so che potrei tentare un Vbac ma l’esperienza terribile del parto di Paola non mi fa vivere serenamente la possibilità di un parto naturale).

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Depressione post partum: 5 motivi per cui le donne non riescono a chiedere aiuto

Depressione post partum

Ho sottolineato tante volte l’importanza di chiedere aiuto nel momento in cui ci si accorge che qualcosa non va. La depressione post partum – non mi stancherò mai di dirlo – è una malattia curabilissima, ma va trattata con l’aiuto di un esperto. Non passerà da sola, anzi peggiorerà. Eppure molte donne fanno fatica a rivolgersi ad uno psicologo, alla Asl o a qualche associazione che si occupa di dpp (qui a proposito qualche indirizzo utile).

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