Patrizia De Lio, psicoterapeuta: “La società ci vuole madri, ma non ci aiuta ad esserlo”

Mamme sole

Oggi un’intervista che mi ha fatto commuovere. Perché Patrizia De Lio ha scelto di condividere con me la sua esperienza di psicologa e psicoterapeuta con un vissuto particolare: sua madre ha sofferto di depressione post partum. Come sapete anch’io ho scoperto di avere avuto mia nonna che ha sofferto della stessa malattia e lei racconta qui che cosa ha significato crescere con una strana “compagna” presente nella vita sua e di sua madre. Vediamo che cosa ha raccontato.

Continua a leggere…

Del perché bisogna ringraziare quello che si ha.

paola e francesco

 

Oggi è una giornata no. Pensieri, preoccupazioni economiche e di salute non mi fanno stare tranquilla. E quando non sto tranquilla si riaffaccia in me la paura di stare di nuovo male, perché – sebbene sia guarita – avere la depressione post partum in qualche modo ti cambia e ti segna per sempre. Sarebbe stupido negare di non esserci passata, quindi devo considerare sia il lato “bello” – la voglia di cambiamento, le nuove persone che ho conosciuto, i tanti progetti che sono riuscita a compiere – sia quello meno piacevole.

Spero che la ruota prima o poi girerà anche per me e per la mia famiglia: a volta è veramente difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. Eppure – lasciando da parte il cane nero –  ringrazio per ciò che ho. Per loro, quelli nella foto, e per Vittoria, che si sveglia ogni mattina con un sorriso sdentato e a cui bastano i baci di mamma e papà per essere felice.

Un pensiero (breve)

Chiuso

Ieri sera ho preso il cuscino e mi sono tappata le orecchie per non sentire più Vittoria che piangeva ininterrottamente da qualche ora. Erano quasi le 2 e io e mio marito eravamo sfiniti. Sono giorni che non dormiamo oppure chiudiamo occhio poco e male. Delle volte mi sembra di essere posseduta da una stanchezza infinita, di aver raggiunto il limite. In quei momenti vorrei essere sostituibile.

Per fortuna so che passerà.