ZOOM Torino e il mio modo di essere madre: la nostra esperienza

(Questo è un post sponsorizzato)

Dopo che ho avuto la depressione post partum, mi sono ripromessa che le cose sarebbero cambiate. Non so se sono una brava mamma, ma sicuramente cerco di offrire alle mie figlie delle esperienze che possano ricordare. Per esempio siamo andati a ZOOM Torino, che si trova a Cumiana, a circa un’ora e mezza di distanza da dove abitiamo. Continua a leggere…

Come si fa ad affrontare la maternità senza la propria madre?



Qualche giorno fa ho chiesto sulla pagina Facebook di Post-partum se ci fossero degli argomenti che vi interessano approfondire. Una delle mie lettrici più preziose mi ha scritto e mi ha posto una domanda molto interessante: “come si fa ad affrontare la maternità senza la mamma?“, intendendo per “senza” quando la madre magari è venuta a mancare o è proprio assente emotivamente. Continua a leggere…

4 MAMME, Mamma Lucia: “Io pigra solo perché mio marito si occupa della famiglia?”

Come vi dicevo su Facebook, mi sono particolarmente indignata per il “caso” di Lucia, la mamma di Rimini che nel programma “4 mamme” è stata definita pigra perché suo marito passava l’aspirapolvere e giocava con i figli. “E’ una madre che deve fare queste cose, visto che sta a casa tutto il giorno” hanno sentenziato le altre partecipanti (peccato che Lucia lavori e che fosse in maternità in quel momento).

Il caso ha voluto che Elisa, una delle madri che ho intervistato per post-partum, la conoscesse molto bene e ovviamente non ho perso l’occasione per intervistarla. Ecco quello che mi ha raccontato.

(Per la cronaca: nell’ultima puntata del programma sono intervenuti anche due papà. Non dovrebbero esserci più distinzioni tra ruoli maschili e femminili, si è genitori e basta) . Continua a leggere…

Stickerkid: gli adesivi che aiutano le mamme a non perdere nulla




[in collaborazione con Stickerkid]

Per tanto tempo ho fatto fatica a trovare mia figlia. Mi sentivo persa, svuotata, sfinita per colpa della depressione post partum. Per fortuna poi tutto è finito e adesso sono felice di essere una mamma non perfetta, ma certamente una mamma al meglio delle mie possibilità. Pensiamo per un attimo al contrario: e se fossero Paola o Vittoria a perdersi? Se durante una normale gita o anche al supermercato le perdessi di vista? Continua a leggere…

Faccio da sola.

Faccio da sola

In questi giorni mi sento particolarmente vicina a Paola. La vedo crescere, sta diventando sempre più abile nel linguaggio e nell’esprimere ciò che vuole. Insomma è sempre più lei stessa. Quando la guardo non posso fare a meno di pensare ai primi tempi, a quando era piccina e io non sono stata in grado di prendermi cura di lei come si meritava. Per fortuna quel tempo è passato, anche se non sarei la mamma che sono oggi senza ciò che abbiamo vissuto.

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Giornata Mondiale dei Prematuri e periodi no.

vittoria 2

Non ho pubblicato niente la scorsa settimana. La verità è che ho qualche problema di salute. Niente di grave, per carità, ma bisogna capire la causa: da qualche giorno faccio fatica a respirare, ho letteralmente fame d’aria. Non accade sempre, però è piuttosto fastidioso. Perciò sto facendo degli accertamenti per capire se questi sintomi siano legati a qualcosa di fisico o di altro.

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Un mese a 4. Perché la depressione post partum porta cose belle

Io e Vittoria

Ieri Vittoria ha compiuto un mese. E con lei anche noi come famiglia abbiamo compiuto i nostri primi 30 giorni a 4. Devo dire che pensavo peggio: certo, a volte è faticoso gestire i momenti di gelosia di Paola e i pianti di Vittoria, ma credo che sia merito del lavoro di terapia svolto in questi anni il fatto che non mi sia fatta prendere dal panico.

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Alla fine è stata una Vittoria.

io e Vittoria

La nostra Vittoria è arrivata. Con ben 3 settimane di anticipo: il 20 aprile, dopo aver visto la puntata di Grey’s Anatomy, ho urlato a mio marito: “Mi si sono rotte le acque!”. E sono scoppiata a piangere. Temevo per la bambina, essendo solo di 36 settimane. Ripetevo: “E’ troppo piccola, è troppo piccola!”. Da giorni avevo dei segnali, ma ho deciso bellamente di ignorarli, anche se in cuor mio sapevo che al termine non ci sarei mai arrivata.

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Due anni di te. Di noi.

Anna Wintour spostati

Oggi è il 15 aprile. Oggi compi due anni. Vorrei scriverti tante cose, ma le parole si incastrano in gola.
Ti guardo e so che comunque, nonostante il cammino a volte accidentato, sto facendo un buon lavoro. Tu, così piccola e così grande, mi stai facendo imparare ad essere la tua mamma. Perché la verità è che insegni più cose a me di quanto tu stessa possa immaginare. La meraviglia, l’allegria, la calma: tutte sensazioni che avevo dimenticato – che dimentico spesso a dir la verità – e che respiro attraverso te.

Sei la mia bambina. Adesso lo posso dire. Dopo tanto dolore e fatica so che sei finalmente la mia bambina, quella figlia per cui non esistono definizioni. Perché non si può contenere tutto quell’amore che pensavo non avrei mai provato. Grazie per questi due anni così intensi. Così potenti, nel bene e nel male.

Buon compleanno, Paola.

La tua mamma.