Ostetrica Ilaria: “Bisogna osservare la mamma dopo la nascita per cogliere segnali di sofferenza”

ilaria per fb

Continuano le interviste alle ostetriche! Dopo Letizia, ecco la sua collega Ilaria: è stato il primo volto che ho visto quando sono giunta in ospedale quando con un mese di anticipo mi si sono rotte le acque. Mentre facevo il monitoraggio mi ha chiesto se avevo contrazioni. Le ho risposto che non ne avevo per il momento e che non avevo fatto in tempo a fare gli esami per l’epidurale. “Ma qui a Voghera l’epidurale non c’è”. Ah, ecco: la sequela di parolacce che mi sono balenate nel cervello ve le risparmio.

Ilaria, mi puoi parlare del tuo percorso professionale per diventare ostetrica e di che cosa ti occupi attualmente?

Ho conseguito la laurea triennale in Ostetricia e dopo aver girato l’Italia per fare concorsi, finalmente ho iniziato a lavorare in un ospedale pubblico.

Qual è il ruolo dell’ostetrica durante la gravidanza?

L’Ostetrica è la professionista della fisiologia in grado di accompagnare la donna nel periodo pre-concezionale, della  gravidanza e del puerperio, sostenendola e rendendola capace di riconoscere le sue innate capacità di essere madre.

Quanto è importante la presenza di una figura come l’ostetrica dopo la nascita?

Credo che per la donna, appena diventata mamma, avere al proprio fianco una professionista in grado di aiutarla nell’allattamento e nella cura del neonato sia utile per capire la nuova dimensione di sé nella triade mamma – papà – bambino; in questo modo sarebbe più facile sopperire ad ogni eventuale dubbio o preoccupazione  che possa destabilizzare l’equilibrio psico-fisico della mamma.

L’ostetrica durante il parto e nei giorni successivi può aiutare a prevenire la depressione post partum?

Sicuramente entrare in empatia con la futura mamma per cercare di cogliere tutte le paure e le ansie legate al momento del parto può aiutare a captare possibili disagi. Ritengo sia anche importante “osservare” la puerpera nei primi contatti con il neonato e nell’approccio all’allattamento in modo da intervenire nel caso si presentino segnali di sofferenza nella gestione del neonato.

Tu hai condotto dei corsi pre parto? E secondo la tua esperienza quali sono i dubbi o le preoccupazioni delle future mamme?

Io personalmente non ho mai condotto corsi di accompagnamento alla nascita ma penso che sapere a cosa si va incontro aiuta ad affrontare meglio la gravidanza e il parto, dato che conoscere diminuisce la paura! Spesso, non sempre, la differenza nell’approccio al dolore cambia ed è migliore tra le donne che hanno partecipato al corso.

Quali sono invece i dubbi più comuni delle neo mamme?

La preoccupazione più comune è quella di non riuscire a capire se il neonato mangia abbastanza, quindi si crea ansia nei confronti dell’allattamento in generale: arrivo della montata, attacco al seno difficoltoso, come curare il capezzolo, uso del ciuccio… Poi i vari dubbi su come fare il bagnetto e sulla cura del moncone ombelicale.

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