Ostetrica Linda: “Il mio mestiere aiuta le mamme a non sentirsi sole”




Quando su Facebook ho detto che anche dal brutto può nascere un germoglio, intendevo proprio il fatto di incontrare delle persone straordinarie come le ostetriche dell’ospedale di Voghera: dopo Ilaria, Simona, Letizia e Marica, oggi vi voglio far conoscere Ermelinda Maniscalco – detta Linda –  che mi ha tanto rallegrato durante il mio breve soggiorno in ospedale dopo l’aborto. 

Mi puoi parlare del tuo percorso professionale per diventare ostetrica e di che cosa ti occupi attualmente?

Il mio percorso professionale per diventare ostetrica ebbe inizio nel 2005 e completato nel 2008 presso l’università degli studi di Pavia; 3 anni duri e faticosi ma anche ricchi di emozioni che porterò sempre con me.  Dopo circa 1 anno, durante il quale cercavo di tenermi aggiornata e andavo in giro per l’Italia facendo concorsi sono stata assunta in un piccolo ospedale della provincia di Sassari. Qui la mia esperienza durò solo 9 mesi e quindi mi rimboccai nuovamente le maniche e nel 2011 sono nuovamente “approdata” nel pavese nello specifico a Voghera dove lavoro come ostetrica dal 2011. La mia attività viene svolta nei reparti di ostetricia e ginecologa e in sala parto e da poco mi occupo dei corsi di accompagnamento alla nascita. Insieme alle mie colleghe cerchiamo di assistere nel miglior modo possibile e di nostra competenza la donna durante la gravidanza il parto e il puerperio e occuparci anche della assistenza alle pazienti ginecologiche come d’altronde cita il nostro profilo professionale.

Qual è il ruolo dell’ostetrica durante la gravidanza?

L’ostetrica è il professionista sanitario in grado di assistere la donna durante la gravidanza; esistono alcune realtà lavorative dove l’ostetrica in propria autonomia segue le gravidanze definite a basso rischio attraverso le visite ed esami. L’ostetrica consiglia e sostiene la donna anche dal punto di vista emozionale in tutte le tappe di questo percorso bellissimo che la porterà a diventare madre.

Quanto è importante la presenza di una figura come l’ostetrica dopo la nascita?

Dopo il parto la figura dell’ostetrica è importante in quanto si prende cura della donna in questa sua nuova “realtà “la sostiene durante l’ allattamento. Cerca di star vicino alla donna ma anche e/o soprattutto alla coppia accompagnandoli serenamente in questa delicata e indimenticabile esperienza ma soprattutto cerca di individuare eventuali campanelli di allarme che possono portare alla depressione post partum.

L’ostetrica durante il parto e nei giorni successivi può aiutare a prevenire la depressione post partum?

Deve osservare la neo mamma cercando di cogliere eventuali disagi e/o l’insorgenza del baby blues che nella maggior parte delle volte si risolve fisiologicamente dopo 4 giorni circa. Bisogna darle una affettuoso conforto dato dal una dolce presenza e non lasciarla sola.

Purtroppo ancora oggi si parla di depressione post partum forse quando la sindrome raggiunge stadi devastanti.

Tu hai condotto dei corsi pre parto? E secondo la tua esperienza quali sono i dubbi o le preoccupazioni delle future mamme?

Io conduco da poco corsi pre parto e dalla mia poca esperienza ho potuto evidenziare che li principali dubbi e preoccupazioni delle future mamme riguardano il parto, il dolore del travaglio, l’allattamento e ultimamente anche i vaccini.

Secondo te l’aspetto emotivo della maternità viene adeguatamente esposto nei corsi pre parto?

Io credo che durante i corsi le donne hanno tanta “fame” (passami il termine) di conoscere e apprendere tante cose che a volte per mancanza di tempo e numerosi argomenti si tralascia un po questo aspetto. Comunque posso dire che sia io che le mie colleghe a prescindere da chi conduca un corso o meno ci rendiamo abbastanza disponibili nell’ascoltarle privatamente.

Quali sono invece i dubbi più comuni delle neo mamme?

Forse credo che i dubbi più comuni delle neo mamme siano più concentrati sull’allattamento e varie difficoltà e anche sui dubbi di riuscire ad affrontare questa nuova e grande avventura (soprattutto per i primi figli) e di essere in grado in questo ruolo genitoriale.

Foto credits: Ermelinda Maniscalco

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