Federico Dagostin, fisioterapista e consulente sessuale: “Pavimento pelvico, ancora troppa ignoranza”

Federica Dagostin

Federica Dagostin

Oggi una bellissima intervista: Federico Dagostin, fisioterapista e sessuologo, fa un po’ di chiarezza su una questione di cui donne – e non solo – sappiamo poco: il pavimento pelvico. Soprattutto in gravidanza ci dicono che si deve mantenere elastico per evitare episiotomie, ma quanto ne sappiamo in realtà? (Io non l’avevo mai sentito nominare prima di rimanere incinta). Leggetevi queste risposte, a me hanno fatto un sacco riflettere.

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Paola Cipriano, psicoterapeuta: “Un figlio non lo ami sempre, bisogna accettarlo”

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Paola Cipriano è psicologa e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. da molti anni collabora con servizi di medicina generale, svolgendo la sua attività clinica in percorsi di sostegno e cura con persone adulte, in particolar modo nell’ambito dell’ansia e depressione.

Esperta di psicologia perinatale ha fondato Asipp, Associazione scientifica italiana di psicologia perinatale (www.asipp.it), occupandosi di formazione e supervisione per tutti gli operatori del settore materno infantile.

Collabora con servizi territoriali per la realizzazione di progetti rivolti alla prevenzione della depressione post parto conducendo gruppi di sostegno per le neomamme e bambini. Svolge attività clinica di consulenza e psicoterapia nel suo studio di Milano (www.psicologacipriano.it)

Si impegna nel favorire la diffusione della psicologia perinatale e in particolar modo di una cultura della maternità realistica, cercando di abbattere l’antico e dannoso pregiudizio che vede l’esperienza dell’avere un figlio come qualcosa di esclusivamente felice e luminoso. Continua a leggere…

Depressione post partum: “Alle mamme dico non odiatevi. La vostra fragilità vi renderà migliori”

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Una bellissima testimonianza che è stata condivisa anche con Deborah Papisca. Grazie Linda per ricordarci che dalla depressione post partum si può uscire e che forse saremo sempre un po’ mamme “zoppe”, ma che dalla nostra esperienza può nascere qualcosa di potente: la consapevolezza. E questa consapevolezza possiamo portarla in giro, indossarla, sbatterla in faccia a chiunque ci ha detto che ci piangevamo solo addosso.  Continua a leggere…

Isabella Robbiani, esperta di haptonomia perinatale: “Manca un’educazione alla genitorialità”

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Isabella Robbiani non avrebbe bisogno di presentazioni. Ha un curriculum che parla per lei e semplificando molto, posso dire che è una psicologa esperta in genitorialità e haptonomia perinatale. E’ da considerarsi una pioniera, visto che in Italia questo tipo di approccio è ancora poco conosciuto. Presidentessa del MIPPE, l’haptonomia perinatale prevede un accompagnamento che coinvolge sia la madre sia il padre già nei primissimi mesi del concepimento fino all’anno di vita, facilitando la creazione di un legame emotivo con il proprio figlio e mettendosi in condizione di sviluppare più consapevolmente il sentimento genitoriale. Ho letto un suo post molto vero, intitolato “Lavorare fino all’ottavo mese”? che in rete è stato molto condiviso e commentato: è una cosa positiva il fatto di essere impegnate fino all’ultimo? E’ vero che la gravidanza non è una malattia, ma per prepararsi al grande cambiamento che avverrà, forse è il caso di prendersi del tempo. Ecco quello che mi ha raccontato.

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Chiara Bertora “Erodaria”: “Ci sono tanti modi per essere madri e va bene così”

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Se di mestiere non facesse l’agronoma, potrebbe fare benissimo la scrittrice. Oggi infatti intervisto l’autrice di un blog che amo molto perché 1) è scritto benissimo (cosa da non sottovalutare) 2) l’ho scoperto per caso e un po’ come l’amore, il buon vino e un bel libro, ciò che si trova senza cercarlo è il meglio che possa capitare. Lei si chiama Chiara Bertora ed è mamma di tre figlie: Signorina A, Mademoiselle C (giovani seienni) e Miss T (appena duenne). La sua quarta creatura si chiama “Erodaria” e questa è la sua storia.  Continua a leggere…

Leolandia: ecco perché l’amore è anche un gioco bellissimo

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[post in collaborazione con Leolandia] Questa che vedete un po’ perplessa vicino al naso di suo papà è Paola. Abbiamo deciso di portarla a Leolandia perché era da tempo che ci chiedeva di incontrare Peppa Pig. Se nella foto la vedete stralunata è perché era la prima volta per lei e per noi come famiglia: abbiamo fatto la prima gita insieme (Vittoria l’abbiamo lasciata ai nonni). Qualcuno di voi si chiederà che cosa centri Leolandia con post-partum:  ebbene centra. In questi giorni sto ricevendo diverse richieste d’aiuto da tante mamme che si domandano: “riuscirò mai a divertirmi con mio figlio?” “sarò in grado di stare con lui senza annoiarmi?”. La risposta è: certo che ci riuscirete. L’amore è un anche un gioco bellissimo e in questi momenti in cui ho visto Paola felice ho capito il bellissimo percorso che abbiamo fatto e quanto una giornata trascorsa a Leolandia ci abbia permesso di arricchire la nostra storia.

Quando siamo andati c’era il Trenino Thomas Day, un intero giorno dedicato al mitico trenino. Tutto il parco è stato addobbato a festa  con giochi,iniziative, sorprese e decorazioni dedicate alla scintillante locomotiva blu più famosa di sempre. Anche noi abbiamo seguito la facciona di Thomas che ci ha portato direttamente da lui. ” Mamma per fargli muovere gli occhi dobbiamo fare CIUF CIUF!” continuava a ripetere Paola mentre aspettavamo il nostro turno per salire.

trenino thomas

Abbiamo fatto un giro per tutto il parco e abbiamo salutato tutti quelli che si fermavano al passeggio di Thomas. Per Paola è stato un momento speciale, perché era davvero molto emozionata. E noi con lei, perché tanti ricordi sono venuti alla mente, tante prove che abbiamo superato per arrivare fino ad oggi.

trenino thomas

Ed eccoci qui sul Trenino Thomas:

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Come vi avevo detto a inizio post, mia figlia aveva un unico obiettivo in mente: andare da Peppa. Questa che vedete è la famosa casa della famiglia Pig: tutto è esattamente come nel cartone animato, anzi sembra proprio improvvisamente di esserci dentro, quasi in un’altra dimensione. Mentre eravamo in fila però, si stava svolgendo un altro evento unico (che in realtà avrei voluto tanto vedere visto che lei è l’idolo della mia infanzia): Cristina D’Avena al Palco Minitalia ha infatti presentato in esclusiva  la Thomas Dance, la canzone del Trenino Thomas! Avrei tanto voluto stringerle la mano e dirle che le sigle tv sono state nella mia personale top ten per anni, a fianco di Bruce Springsteen. Quando però la figlia chiama, la mamma e il papà devono rispondere, in questo caso con un bel grugnito:) Prima di arrivare alla casa Paola però ha fatto un bel giro sull’auto di Papà Pig e si è sentita proprio importante!

casa peppa leolandia

Entrare nella famosa casa è certamente la realizzazione di un desiderio, anche perché alla fine del percorso c’era proprio Peppa in persona che ci stava aspettando! Tutto è riprodotto nei minimi dettagli: l’ufficio col computer di Mamma Pig (ci avete mai pensato che pure lei è una homeworker?), il salotto, il bagno con la vasca da bagno e le paperelle e anche gli specchi magici (purtroppo non possono farci più belli, ma solo più simpatici).

Ed eccoci nella cucina della famiglia Pig, dove mamma Pig cucina le frittelle o gli spaghetti e papà Pig…li mangia! Paola è rimasta affascinata dal vedere che tutto è identico a come lo ha sempre visto lei. Si è persino accorta di Mr Zampe Fini, il ragnetto amico di Peppa, cosa di cui io ho ignorato l’esistenza fino a quando non me lo ha detto lei. Qui la vedete intenta a provare un po’ tutto, dalla lavatrice all’aprire il frigorifero, ad assaggiare il cibo di casa Pig.

cucina casa peppa

cucina casa peppa leolandia

Quando siamo usciti la mia bambina è stata davvero molto contenta e sapete perché? Perché Peppa Pig alla fine le ha dato il “cinque”. Peppa Pig, capite? Ed ecco che di colpo si è sentita una vip con tanto di palloncino al polso.

paola palloncino

Dopo la pausa pranzo in cui abbiamo mangiato dei buonissimi hamburger e patatine, abbiamo chiesto a Paola cosa volesse fare e lei ci ha risposto che voleva andare a vedere gli animali: Leolandia è dotata di una fattoria e anche di un acquario e di rettilario. Li abbiamo visti tutti, ma devo dire che è stata particolarmente colpita dalle caprette e dai maialini (ah, anche dai serpenti che cambiavano muta).

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Avremmo voluto andare anche allo spettacolo di Masha e Orso, ma Paola data la giornata ricca di emozioni, era stanchissima. Non abbiamo fatto in tempo ad allacciarle il seggiolino che è crollata dal sonno in auto. Quando siamo tornati dai nonni a riprendere sua sorella, ha raccontato tutto quello che le è piaciuto di più e indovinate cosa è stato? Il “cinque” che le ha dato Peppa Pig.
E’ stato un giorno perfetto. Ci siamo goduti la nostra bambina e la cordialità di tutti quelli che lavorano in questo parco di divertimenti che è veramente family friendly. I bambini qui vengono accolti con tutti i riguardi, ci sono una cura e un’attenzione verso i più piccoli che lasciano piacevolmente colpiti. Non a caso Leolandia è il secondo parco divertimenti più amato in italia secondo Tripadvisor. 

Ci torneremo di sicuro anche con Vittoria, visto che ci sono tutte le attrezzature per cambiare e allattare anche i “nanetti”. Perché come diceva Nietzsche, “nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare”. E questo noi adulti non dovremmo mai dimenticarcelo. 

Nuova rubrica: l’aiuto alle mamme

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Siccome Post-Partum.it sta diventando una realtà sempre più concreta, anche grazie al vostro appoggio, ho deciso di inaugurare la rubrica “Chiedi all’esperto”.Come ho detto più volte mi scrivono tante mamme, ma sicuramente il consiglio di un terapeuta è più indicato. Lancio pertanto un appello: mamme, se avete bisogno di aiuto, avete bisogno di consigli, potete farlo (anche chiedendo di rimanere anonime) a valentina@post-partum.it. Vi risponderanno due brave psicologhe e psicoterapeute: Palmira Montrone e Melania Cuzzola.

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Psicologa Psicoterapeuta, specializzata in Psicoterapia Cognitiva ad indirizzo Costruttivista ed Evolutivo ed abilitata all’esercizio dell’E.M.D.R. (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), trattamento di comprovata efficacia per il Disturbo Post Traumatico da Stress, molti altri disturbi psichici e problemi legati ad esperienze traumatiche o emotivamente stressanti. Si è formata in Schema Therapy, sistema di psicoterapia integrata che si adatta a pazienti con disturbi psicologici cronici e radicati.

Ha frequentato diversi corsi di perfezionamento, recentemente in Psicologia Clinica Perinatale presso l’Università degli Studi di Brescia.

Ha lavorato inizialmente in ambito scolastico in qualità di Psicologa Scolastica; successivamente in ambito ospedaliero presso il Centro per la Diagnosi e il Trattamento dei Disturbi Depressivi dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano e U.O. Psichiatria IRCCS Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, sotto la direzione del Prof. A.C. Altamura. Ha maturato un’esperienza decennale nella diagnosi e cura della psicopatologia adulta, in particolare dei Disturbi d’Ansia, Disturbi dell’Umore, Disturbi di Personalità, Dipendenze senza Sostanze.

Attualmente svolge la libera professione nel proprio studio privato a Milano e collabora con il Centro Contro-Mossa di Opera offrendo ad adulti interventi psicoeducativi, supportivi, psicoterapeutici individuali e di gruppo.

Collabora con ginecologi, ostetriche e psichiatri in corsi di accompagnamento alla nascita, incontri post-partum e terapie di gruppo cognitivo-comportamentale della depressione post-partum.

foto melania cuzzola

Dott.sa Melania Cuzzola, psicologa e psicoterapeuta , laureata in psicologia presso l’Università Cattolica di Milano, specializzata in psicoterapia relazionale presso la scuola di psicoterapia Mara Selvini Palazzoli e nel trattamento psicoterapeutico del trauma.

Attualmente, oltre che nel contesto privato, lavora come psicoterapeuta in due consultori familiari privati accreditati di Milano.

Nell’ambito della psicologica perinatale , conduce dei gruppi di sostegno all’ allattamento e al post-parto insieme all’ostetrica e dei gruppi di condivisione di vissuti ed emozioni relativi alla maternità.

Effettua consulenze psicologiche per tutte le difficoltà emotive della mamma durante la gravidanza e nel post-partum, anche relative a parti difficili o traumatici, per difficoltà legate all’allattamento e/o all’accudimento del bambino e per difficoltà relazionali  nella coppia o con le famiglie di origine.

Foto credits: Palmira Montrone, Melania Cuzzola, dal web