Quando sei inghiottita.

quando sei inghiottita

Quando ho aperto post partum mi sono sempre data una regola: raccontare la verità, sia nei momenti belli ma soprattutto in quelli brutti. Ecco, ieri è accaduto un episodio davvero brutto. Ho avuto un attacco di panico. Mi mancava l’aria e mi sono sentita togliere la terra da sotto i piedi. Ho pensato che sarei morta. Mi sono messa sul letto e ho cominciato a dondolare avanti e indietro, tenendomi le mani e piangendo a dirotto quasi in un lamento.  Continua a leggere…

Il valore troppo spesso sottovalutato della terapia

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Uno dei miei contatti su Facebook – Paola Cipriano, psicologa e psicoterapeuta che ho intervistato anche per Postpartum – ha postato qualche tempo fa in bacheca un’immagine che riportava una frase: “Nessun medico e nessuna terapia hanno mai guarito nessuno. Al più si aiuta ad identificare il circolo vizioso in cui è caduto, si sostiene la motivazione al cambiamento, si insegnano capacità mancanti, si aiuta il paziente a modificare il suo rapporto con l’ambiente. MA LA GUARIGIONE E’ A OPERA DEL PAZIENTE” (il maiuscolo è il mio, nda). Continua a leggere…

Il diritto a non avere figli è davvero una conquista?

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L’altro giorno ho postato su Facebook un articolo dell’Huffington Post in cui la giornalista Deborah Dalani si professa felice di non avere figli nonostante abbia 40 anni. Io ho letto il pezzo e ho scritto che non condivido nulla di quanto scritto, non per il contenuto in sé, ma per il livore con cui si vuole strombazzare tutta questa contentezza. La giornalista infatti dice chiaramente che ha provato ad avere bambini, ma che è sterile e che quindi si gode una vita ugualmente piena e soddisfacente anche senza prole. In termini comunicativi io ho contestato il come non il cosa. Apriti cielo: sono stata accusata delle peggio cose – cito tra tutte di avere una comunicazione violenta visto che sono una donna “con la pancia piena” avendo avuto due bambine –  solo per il fatto di aver detto la mia. Continua a leggere…

Sara Geminiani, 16 anni incinta Italia: “Grazie alla mia famiglia non ho mai mollato”

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Sara Geminiani è una delle ragazze che ha partecipato alla prima edizione di “16 anni incinta – Italia” e io – anche se lei non lo sa – le sono particolarmente legata perché la sua prima figlia Sofia è nata a soli 5 giorni di distanza da Paola. Lei e il  fidanzato Alex di poco più grande hanno da poco avuto la seconda figlia, Aurora, e sono l’esempio che i figli possono essere la spinta per dare il meglio di sé nella vita, anche quando si è molto giovani. Perché come ha detto Marta, un’altra ragazza delle serie, “I bambini sono la scelta giusta”. Ecco quello che mi ha raccontato e grazie per il coraggio di aver condiviso con me e con i telespettatori la sua storia.

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Manuela Aloni, psicoterapeuta: “Le madri si sentono ancora troppo inadeguate”

Manuela Aloni

Oggi prosegue l’intervista con una professionista che si occupa di depressione post partum. Mi piace parlare con chi se ne occupa da vicino perché le risposte sono ogni volta diverse e fanno emergere aspetti sempre nuovi, utili per spunti di riflessione. E’ questo il caso di Manuela Aloni, psicologa e psicoterapeuta. Dopo la laurea in Psicologia Sociale e dello Sviluppo l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha seguito un corso biennale post-lauream in “Counseling per la comunicazione verbale del bambino” e successivamente si è specializzata in Psicoterapia con la Procedura Immaginativa presso l’Istituto Psiche e Immaginario di Milano. Ha poi allargato la propria  formazione professionale con i corsi di I e II livello di EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un metodo psicoterapeutico che, attraverso i movimenti oculari, facilita il trattamento di disturbi legati ad eventi traumatici o ad esperienze di vita stressanti. Attualmente, lavora come psicoterapeuta a Trezzano sul Naviglio (in fondo troverete i contatti che sono inseriti anche nella sezione “Aiuto”) e presso il reparto di riabilitazione dell’età evolutiva dell’Istuto Golgi di Abbiategrasso. Continua a leggere…

Erika Zerbini e il coraggio di parlare del lutto perinatale

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Erika Zerbini è una delle donne più forti che conosca (anche se solo virtualmente). Mi ha spesso sostenuto durante questo percorso di divulgazione della depressione post partum – parlando benissimo anche del mio libro “Out of the blue” – io non posso fare altro che ricambiarla. Perché lei si batte da tempo per far conoscere un argomento tabù, che nella maternità non deve nemmeno essere nominato: il lutto perinatale. Purtroppo – esattamente come accade con la depressione post partum – se si viene colpiti da questo tipo di dolore bisogna fare finta di niente. Andare avanti. Abbozzare magari un mezzo sorriso quando ti dicono “beh, ma puoi farne un altro”, oppure “andrà meglio la prossima volta”, come se quelli che si hanno avuto in pancia fossero solo dei grumi di cellule e non individui già formati. Io non ci sono mai passata e non trovo magari bene le parole, per cui lascio a lei il racconto della sua storia (in fondo troverete l’indirizzo del suo libro e i libri di cui è autrice).  Continua a leggere…

Su Marina Abramovich e la maternità che mi ha reso migliore (grazie alla depressione post partum)

Dal web

Dal web

Allora, io la capisco Marina Abramovich. Ci sono delle donne che non si sentono votate a fare le madri, alle quali i bambini danno fastidio, che non sopportano di dover cambiare pannolini quando sono piccoli o di aspettare i figli adolescenti dalle uscite serali. E poi la scuola, le malattie, le difficoltà di una vita che si muove ed è altro da sé.  Continua a leggere…