Francesca: “Io mamma nonostante la sclerosi multipla”

diventare mamma sclerosi multipla




Oggi voglio raccontarvi una storia che mi sta molto a cuore, così come voglio bene alla persona che state per scoprire. Lei è Francesca, più che una compagna di scuola. E’ stata la mia compagna di banco, una confidente, un’amica preziosa con la quale si condivide un pezzo di vita. Poi le nostre strade si sono separate, per molto tempo l’ho persa di vista e speravo che stesse ovviamente bene. Qualche anno fa sono venuta a sapere che purtroppo ha ricevuto una diagnosi pesante, una di quelle che per tutti – ma non per lei potete starne certi – è un cambiamento molto più che radicale. Ci siamo rincontrate su Facebook e recentemente siamo uscite per un caffé. E’ una donna straordinaria, ha una forza incredibile. Ha accettato di raccontare la sua storia, che voglio condividere con voi.

Francesca, partiamo subito con una domanda “pesante”. Come hai scoperto di essere ammalata di sclerosi multipla?

La diagnosi ufficiale è arrivata nel 2008; già nel 2001 avevo avuto un attacco che non è stato riconosciuto come malattia; all’improvviso una mattina mi son svegliata e non riuscivo a camminare, sono stata portata in ospedale, dove le hanno pensate tutte, soprattutto l’uso di droghe, avevo 19 anni e sembrava incredibile che dal nulla non camminassi più…..qualche esame e qualche giorno dopo tutto è passato autonomamente, così – sicura che non fosse un problema di droga – hanno dato la colpa al fatto che ho qualche problema nel metabolizzare la vitamina b e tutto è passato nel dimenticatoio.

Nella primavera del 2008, ero solita aiutare al ristorante del mio compagno finché non ho iniziato ad avere problemi alle mani….erano più i piatti che rompevo che quelli che portavo! Anche le gambe mi davano problemi, mi sembrava di camminare sulle uova e avevo sempre un fastidioso formicolio sia agli arti inferiori sia a quelli superiori, così dopo una serie di visite, risonanze ed esami vari è arrivata la diagnosi: Sclerosi Multipla a Placche.

Come hai vissuto la tua diagnosi?

A dire la verità ….bene e male insieme.

Da un certo punto di vista ero stravolta, una strana condanna alla quale non potevo sottrarmi dall’altra la necessità di credere che come tutte le sfortune della vita che avevo incontrato anche quella era risolvibile. La cosa più difficile e quella che mi ha dato più forza di tutte è stato vedere il dolore di mia madre nel momento in cui ci hanno detto di cosa si trattasse…. Lei è una farmacista, preparata e sicuramente più informata di me su quello che mi avevano detto…. È stato strano, non potevo vederla così e poi io non stavo così male così’ ho iniziato a pensare che alla fine non era niente di grave, potevo farcela e la malattia era solo un inconveniente….passati i giorni del ricovero rachicentesi e cure terminate stavo meglio e ho iniziato a pensare che ok, avevo una malattia cronica, ma alla fine non era stabilito che dovesse peggiorare….potevo vivere e vivere al meglio, avevo solo più probabilità di imbattermi nel famoso “Tir” all’uscita di casa. 

I medici ti avevano detto che avresti fatto fatica ad avere figli e invece nel 2014 è nato Diego. Com’è andata?

Vero….Diego non è stato previsto, tanto meno cercato….mi han sempre detto che non era facile per me aver figli ,vuoi per l’interferone, vuoi per l’ovaio micropolicistico, comunque non me ne sono mai fatta un problema…non ho mai seriamente considerato l’idea mi sarebbe piaciuto avere un figlio ma se non fosse arrivato….pazienza.

Visti tutti i miei precedenti quel ritardo di 3 mesi non mi sembrava diverso da altri così solo dopo il consiglio di mia madre ho fatto il test di gravidanza….ero incinta! Panico, non sapevo cosa fare, tenerlo o meno…poi grazie anche alle parole di Michele – il padre di Diego – ho capito che era la mia occasione, se lo avessi rifiutato me ne sarei pentita per tutta la vita, non avevo molte possibilità di avere figli, ero incinta, stavo bene, avevo deciso che sì, avrei avuto il mio nanerottolo!

Com’è stato affrontare la gravidanza con la sclerosi?

A dire il vero la mia gravidanza è stato uno spettacolo, nessuna nausea nulla di negativo anzi direi tutto normale… una serie di sensazioni strane, me la sono vissuta tranquillamente senza tanti fronzoli, forse non è stata una favola nel senso che l’ho vissuta senza smancerie da parte di nessuno ma anche questo fa parte di me …. Per la malattia in effetti poi dicono che la gravidanza sia un periodo franco in cui il rischio di ricadute si fa meno probabile. 

Hai frequentato il corsi preparto?

No. E ne sono contenta….troppe mamme future con troppe ansie e aspettative…io, sarà brutto da dire ma ero solo curiosa di vedere chi avrei messo al mondo.

E come vivi la tua maternità?

Serenamente, con alti e bassi ….Diego è tutto il mio mondo e adesso tutto gira intorno al suo benessere o almeno quello che io ritengo sia il suo benessere, non è facile soprattutto perché tutti quelli che incontri hanno commenti da fare sul come crescere un figlio ma dico la verità….io alla fine non ho mai ascoltato nessuno, perché iniziare adesso ?

C’è mai stato un momento in cui ti sei detta: “basta, sono stanca, non ce la faccio più?”

Molti e molto spesso. Non è facile fare la mamma, mai, almeno per chi come me i bimbi non li ha mai desiderati o ha pensato la sua vita in funzione della prole. Ci sono momenti in cui non vedo l’ora di andare a lavorare, scaricare il “nanerottolo” al nido e immergermi in problemi che appartengono solo al lavoro… ci sono volte in cui stare con mio figlio non è facile perché sono stanca, attanagliata dal mal di testa e l’ultimo mio desiderio è giocare a palla…a volte di fronte ai capricci mi faccio prendere dal nervoso e sì qualche sculacciata il mio Diego se la prende….ha ancora il pannolino quindi è più il gesto che il male ma a quel punto Diego si blocca e possiamo rimetterci in carreggiata ….entrambi, perché alla fine stiamo imparando entrambi cose nuove.

Cos’è la cosa che ti piace più fare con tuo figlio?

Non c’è una cosa in particolare, il tempo che passiamo insieme è sempre bello in linea di massima….mi piace portarlo dal nonno Dante sui trattori e vedere quanto se la intendano i 2 uomini più importanti della mia vita entrambi affascinati dai trattori e innamorati persi uno dell’altro; mi piace giocare con lui a palla, sono sempre stata bravina a calcio e adoro quando prima di addormentarsi mi dice “mamma capelli e coccole”….i miei capelli sono rovinati ma quei momenti sono spettacolari

Come stai oggi?

Bene. Sono tranquilla, la malattia è sotto controllo, mio figlio cresce e io con lui ….non so che ne sarà del domani, ma alla fine chi davvero lo sa ?

Oltre che una grande, è anche una saggia, o no?

Foto credits: Facebook (per pubblicare la foto di Diego ho chiesto il permesso alla mamma:))

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