La depressione post partum spiegata a mia figlia

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Oggi mentre addormentavo Vittoria dopo la poppata, l’ho guardata negli occhi e ho sentito un amore infinito. Ho avuto due reazioni contrastanti dentro di me: da una parte mi sono sentita in pace perché posso dirmi guarita dalla depressione post partum, dall’altra ho ripensato a quando due anni fa compivo gli stessi gesti con Paola e mi sembravano pesanti come un macigno.

Come farò a spiegare alla mia bambina che dopo che è nata la sua mamma non è stata bene? Come farò a dirle che il problema non era lei, ma io, con tutte “le mie scarpe pesanti”? Ci sarà un momento in cui Paola leggerà questo sito e si renderà conto che alcune parole forse le faranno male.

Ogni giorno spero che riesca a sentire tutto ciò che non sono riuscita a darle quando era appena nata. Spero che non ne accuserà mai la mancanza nonostante all’inizio io sia stata una madre un po’ “zoppa”.

Mi auguro con tutto il cuore di aver recuperato quei 5 mesi che la dpp mi ha rubato. Perché non dovrà mai pensare di essere in debito d’amore nei confronti di sua sorella. Perché quando la guardo, il mio cuore non riesce a contenere tutto ciò che lei è per me.

 

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