Ieri ho postato su Facebook questa foto che testimonia la mia nuova me stessa a tre mesi dalla nascita di Vittoria. È incredibile quante manifestazioni d’affetto io abbia ricevuto, addirittura sono stata definita “raggiante”.

Riflettevo sul numero di anni che ho passato a guardarmi allo specchio e a dirmi “non sei abbastanza”. Abbastanza magra, abbastanza brava a scuola, abbastanza brillante.  Una volta sono stata definita “una “ragazzina con un’intelligenza media”. Ogni volta che provavo a fare qualcosa di nuovo mi dicevano “ma sei capace?”. “Io non ti devo dire sempre che sei brava” mi diceva papà.

Sono le persone che ti amano di più che dovrebbero guardarti in maniera benevola. E invece a volte è proprio il loro sguardo – quello che ricerchiamo per tutta la vita – a distruggerti. La depressione post partum molto spesso nasce in famiglia, anche se non dimostrare amore non significa non provarlo, ne sono cosciente.

La nascita di Vittoria mi ha cambiata: resistere 14 ore senza epidurale mi ha fatto capire che in realtà sono più che abbastanza. Sono capace. Sono una buona madre per le mie figlie: faccio del mio meglio con tutti i miei limiti.

Gli occhi con cui mi vedo sono i miei e vi dirò la verità: sono proprio bellissima!